PIAZZA LOMBRICOMPOSTAGGIO
CENTRI DI RECUPERO VERDE PER TRASFORMAZIONE IN TERRICCIO
PROBLEMI ESISTENTI:
- Continuo aumento della quantità di rifiuti di natura organica e scarti agro-alimentari da smaltire (con costi enormi) invece che recuperarli;
- Discariche piene;
- Inquinamento per la distruzione dei rifiuti e del verde;
- Inquinamento dei terreni per l’uso massiccio di concimi chimici (vedi falde acquifere, alghe rosse, ecc);
- Carenza di sostanze organiche nel terreno con conseguente sterilità dei suoli e aumento della desertificazione.
SOLUZIONI: - Raccolta separata del verde (residui di giardinaggio, cassette di frutta e verdura, tutta la frazione organica compresa la parte vegetale verde, letami);
- Creazione di appositi centri (piazze di lombricompostaggio – microimpianti di lombricoltura) decentrati a basso impatto ambientale (2-3.000 mq) gestiti da agricoltori o no, sia su terreni agricoli che in aree marginali;
- Convogliamento del materiale nei sopracitati centri di recupero e trasformazione, non distruzione, con diminuzione delle quantità di rifiuti da avviare alle discariche.
- Trasformazione in ottimo terriccio e sua vendita.
COSTI:
oggi, con gli alti costi delle discariche, lo smaltimento è un problema, sia per il verde, che per i letami, altri scarti di natura organica, ecc..
RISULTATI – VANTAGGI:
Risultati economici: - minor costo per trasporto e distruzione;
- produzione di fertilizzante naturale a basso costo;
- minor importazione di torba e terricci e conseguente aiuto all’ambiente – no distruzione
torbiere; - entrate da conferimento scarti organici e vendita fertilizzante.
Risultati ambientali: - meno inquinamento (aria, suolo, acqua);
- vita più lunga per le discariche;
- recupero di preziose risorse naturali;
- meno concimi chimici nel terreno;
- combattere il fenomeno delle alghe rosse e della desertificazione dei suoli per carenza di
sostanze organiche nei terreni.
Risultati socio-educativi: - educazione ecologica volta al recupero, anziché alla distruzione, all’insegna del rispetto
dell’ambiente, anche con programmi educativi presso le scuole; - educazione ad un maggior uso di concimi naturali;
- impiego di manodopera – creazione di posti di lavoro.